domenica 14 settembre 2008

IL MIO NOME E' ROSSO - Orhan Pamuk

Il Mio Nome E' Rosso è un giallo, ma il dipanarsi delle trame investigative e degli intrighi è solo un pretesto per raccontare il tramonto di un mondo ormai lontano e per rappresentare la discussione, ancora presente nel mondo islamico e non solo, tra tradizione e modernità.
Il Mio Nome è Rosso è anche un romanzo d'amore in cui uno dei protagonisti è disposto a tutto per ottenere la sua amata, ma anche la storia d'amore è un pretesto utilizzato dall'autore per ricreare le tradizioni e il mistero di Istanbul nel 1591.
Questo romanzo dello scrittore turco premio Nobel nel 2006 Orhan Pamuk non è di facile lettura, i continui riferimenti al mondo islamico in generale e a quello dei miniaturisti in particolare rendono difficile per il lettore calarsi appieno nel mondo affrescato. La scelta di Pamuk di utilizzare per ogni capitolo una diversa voce narrante e un diverso punto di vista inizialamente spiazza, ma una volta compreso il meccanismo permette al lettore di essere presente al centro della storia e di interagire quasi con i suoi personaggi.
La particolarità della scrittura e il tema trattato, per noi occidentali esotico e pieno di fascino, rendono questo romanzo misterioso e piacevole e spronano a conoscere ed ad avvicinarsi maggiormente alla cultura turca, all'arte delle miniature e alle tradizioni di un mondo per certi versi lontano dal nostro, ma lacerato dalle stesse contraddizioni. La dicotomia tra modernità e tradizione, al centro del romanzo di Pamuk caratterizza, oggi come allora, non solo il mondo islamico, ma anche quello europeo, ed è stata analizzata e rappresentata da diversi scrittori occidentali, uno per tutti Il Nome della Rosa di Umberto Eco, con cui Il Mio nome è Rosso presenta diverse analogie.

Ulteriori informazioni su Orhan Pamuk
Visita il sito Ufficiale dell'autore

Guarda il video di un'intervista (in inglese) a Orhan Pamuk:


1 commento:

Anonimo ha detto...

A me è piaciuto molto! Nonostante a volte mi perdessi un po' nelle descrizioni, forse un po' pedanti ( Eco docet). Però la scrittura di Pamuk a poco a poco ti conquista, grazie anche alla scelta secondo me geniale di cambiare narratore in ogni capitolo. Non è facile da leggere. Però merita :-)