lunedì 18 gennaio 2010

LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO - Stieg Larsson

Raramente il secondo volume di una trilogia mantiene il livello del precedente. La ragazza che giocava con il fuoco, secondo episodio della Millennium Trilogy del giornalista e scrittore svedese Stieg Larsson, è l'eccezione che conferma la regola. Continua anche in questo secondo volume la critica aspra alla società scandinava, e la denuncia delle violenze di cui le donne sono sistematicamente vittime. Ma esattamente come in Uomini che odiano le donne, ciò che tiene il lettore incollato alle 750 e più pagine del romanzo, non è tanto l'opera di denuncia sociale, quanto le figure dei due protagonisti. Larsson, attraverso un ottimo lavoro di descrizione, riesce a far sì che i due personaggi riescano a materializzarsi davanti agli occhi del lettore con tutte le loro sfaccettature. Ancora più che nel romanzo precedente a dominare la scena è Lisabeth Sander che si troverà coinvolta in un'inchiesta di triplice omicidio che ci porta a scoprire il suo inquietante passato.
A Lisabeth si affianca il giornalista Mikael Blomkvist, sempre più alter ego di Larsson stesso e tutta una serie di personaggi minori ma non per questo meno delineati e significativi.
Unica pecca il finale, un po' "tirato", ma non per questo meno appassionante e avvincente.

Ulteriori informazioni su Stieg Larsson

Guarda questo speciale di Rai Storia sulla Millennium Trilogy:


Nessun commento: