domenica 16 gennaio 2011

LO SCONTRO DEI RE - George R. R. Martin

Lo Scontro dei Re è il secondo capitolo dell'imponente saga di George Martin, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Per chi ha letto il primo romanzo Il Gioco del Trono, non ci saranno sorprese, nel senso che ritroveranno la stessa impostazione e lo stesso stile di scrittura che li avevano conquistati. Vengono introdotti alcuni nuovi personaggi, altri si evolvono, altri, in piena tradizione "martiniana", si perdono.
Gran parte del racconto si risolve in un crescendo che porterà all'evento chiave della battaglia delle Acque Nere. Martin dà prova di essere un romanziere abile e spregiudicato, conduce la narrazione come un direttore d'orchestra, con mano sicura, con uno stile di scrittura "muscolare".
La tecnica del punto di vista viene mantenuta, con la stessa efficacia, trascinante, travolgente in certi punti (come durante la descrizione della battaglia di cui sopra).
Affascinante la resa delle descrizioni d'ambiente, fortemente caratterizzate, si percepisce un colore dominante legato alle varie scente, non perché venga esplicitamente menzionato ma perché frutto delle sensazioni fornite dai vari personaggi.
Indice di gradimento molto alto, quindi. Tuttavia vanno fatte alcune considerazioni.
Le storie proposte da Martin sono accattivanti ma allo stesso tempo anche molto frustranti. Lo scrittore statunitense è infatti spietato nei confronti dei suoi personaggi e di conseguenza anche dei lettori che vi si affezionano. La delusione che si prova nel veder fare una brutta fine al proprio eroe preferito o nello scoprire che il geniale piano per uscire dai guai naufraga in un ignobile insuccesso, priva il lettore di quel senso di appagamento a cui si riterrebbe aver diritto. Bisogna però ammettere che, grazie a questa sorta di "verismo", quantomai suggestivo, trattandosi di fantasy, non si corre mai il rischio di prevedere come andrà a finire e questo inevitabilmente rende la storia molto attraente. O al contrario suscita un senso di repulsione, perché si arriva al punto di pensare che "tanto andrà comunque a finir male".
Per avvicinarsi a quest'opera colossale è necessario un approccio costruttivo e volenteroso. Se mai qualcuno insiste ancora nel considerare il fantasy un genere per ragazzi, ebbene questo, come tanti altri, è un buon esempio per dimostrare quanto tale affermazione sia fuori luogo. In particolare per Lo Scontro dei Re e per tutta la saga in generale, è necessaria la consapevolezza che si sta affrontando un'opera impegnativa. Per dirla in termini più adeguati, quel che avete per le mani non è uno stiletto ma una pesante spada a due mani, che richiede perizia e muscoli d'acciaio.

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Guarda il trailer della serie televisiva ispirata alla saga (lingua originale):


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