mercoledì 2 febbraio 2011

PASTORALE AMERICANA - Philip Roth

Tutti quanti guardiamo all'America come il luogo dove ogni cosa è possibile. Gli Stati Uniti sono il paese in cui, lavorando duro e impegnandosi nella propria attività, si può solo crescere nella scala sociale e aumentare il proprio benessere. Ma a quale prezzo? Questo è ciò che si chiede Roth in Pastorale Americana.
Protagonista del romanzo è lo svedese Symeour Levov, alto, biondo, affascinante giovane di successo con la scuola e le donne. Eredita dalla sua famiglia la fabbrica di guanti, frutto del lavoro di due generazioni, e ci si impegna con tutto se stesso, non perché sia quello che vuole, ma perché è quello che deve fare. Sembra tutto perfetto nella sua vita, una bella casa, un'attività ben avviata, una famiglia serena. Ma la ricerca della felicità rischia di lasciare sul terreno delle vittime. Chi non riesce ad integrarsi in questo meccanismo ne rimane stritolato o prova ad opporsi attraverso atti violenti, destinati al fallimento. Come accade alla figlia dello svedese, il quale vede andare in pezzi le sue convinzioni e prova senza successo a tenere in piedi la propria famiglia e i suoi affetti, costruiti con tanta fatica.
E' un romanzo duro e spietato, che ci ricorda che non è tutto oro ciò che luccica e che è inutile provare a scappare o a nascondersi dai propri drammi, poiché questi ci troveranno comunque.

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