giovedì 28 luglio 2011

IL MAGICO REGNO DI LANDOVER - Terry Brooks

Meno celebre del ciclo di Shannara, la saga di Landover è uno dei lavori più riusciti di Terry Brooks. L'autore americano è stato in passato tacciato di "scarsa originalità" e non si può certo dire che pure in questa opera brilli per inventiva. Lo spunto infatti, sebbene prenda vita da una, quella sì, idea geniale, cioè del regno magico messo in vendita in un catalogo natalizio per cittadini facoltosi, ricorda ancora altri più antichi romanzi del genere. Tuttavia la bellezza di questa opera sta proprio nell'abilità di Terry Brooks di mettere insieme nella stessa storia tutti i classici temi del genere fantasy, senza per questo cadere mai nello scontato o nel deja vù. A Landover troviamo le fate, i demoni, i draghi, i maghi e la strega cattiva, esattamente come ce li aspetteremmo. La vera sorpresa è il protagonista Ben Holiday, il classico "eroe per caso". I suoi problemi, le sue difficoltà sono tante ma la sua tenacia, la sua sagacia gli permetteranno di volta in volta di trovare la giusta via per uscire dalle prove cui il magico regno di Landover lo sottoporrà. Impossibile non schierarsi dalla sua parte, Ben è uno di noi, calarsi nei suoi panni è questione di un attimo, poche righe ed è fatta. Se a questo aggiungiamo un piccolo gruppo di stralunati amici che tentano di aiutarlo nel suo compito, aggiungendo così un po' di sale alla ricetta, otterremo un piatto prelibato da gustare fino in fondo.
La forza di Brooks sta nella narrazione, nella capacità di tratteggiare con mano sicura i personaggi e lo scenario nel quale essi affrontano le loro avventure. Landover è il luogo nel quale chiunque cerchi l'avventura, desideri riscoprire il gusto del meraviglioso e intenda dimostrare il proprio valore, amerebbe alla follia. Landover è "fatto apposta" per questo, una sorta di immenso luna park, dove però le cosiddette attrazioni sono reali e possono fare molto male. Per affrontare le sfide di Landover serve coraggio, più di qualunque altra cosa. Ben Holiday ne ha da vendere, forse l'unica vera dote di cui dispone, forse l'unica che davvero serve. Ed è proprio questo il messaggio che Terry Brooks vuole lanciare, le sfide vanno affrontate, non importa se l'esito è incerto, l'importante è trovare il coraggio per cominciare.

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lunedì 11 luglio 2011

SOFFOCARE - Chuck Palahniuk

Soffocare è il primo libro di Palahniuk che leggo. Sinceramente non so se ne leggerò altri. Ero molto incuriosita da questo autore viste le numerose critiche entusiaste delle sue opere. Ma man mano che procedevo con la lettura, la curiosità si è trasformata in un senso di fastidio. E badate bene non sono le volgarità presenti al suo interno o lo stile delle scrittore, sicuramente particolare e innovativo, a  generare questa sensazione. Il fastidio è dovuto alla mancanza di un qualunque legame tra i diversi personaggi e gli episodi presentati nel romanzo. Bisogna dare atto a Palahniuk che alcuni momenti sono veramente esilaranti e che certe idee (tipo il metodo con cui il protagonista  si guadagna da vivere) sono molto interessanti. Ma non bastano qualche idea e alcuni episodi a tenere in piedi un romanzo. Così come non basta spandere cinismo a piene mani per rendere uno scrittore un grande romanziere. Peccato, probabilmente sarebbe bastato concentrarsi su alcuni spunti senza infarcire la narrazione di personaggi ed episodi sconclusionati, per rendere Soffocare un romanzo interessante.

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sabato 9 luglio 2011

IO E TE - Niccolò Ammaniti

Ma è già finito? Questo è quello che ho pensato dopo aver letto le 110 pagine di "Io e te", ultimo romanzo di Ammaniti. La storia raccontata e i suoi protagonisti meriterebbero infatti molto più di queste poche righe.
Dopo la digressione di "Che la festa cominci" Ammaniti torna a raccontarci il difficile passaggio alla vita adulta. Momento che ognuno affronta in maniera diversa e con i pochi strumenti che si hanno disposizione a quell'età. C'è chi non vede l'ora di essere considerato grande e chi invece prova a scappare per non dover crescere. Questo è quello che prova a fare il protagonista di "Io e te", adolescente disadattato che pur di non affrontare la realtà decide di trascorrere una settimana da solo, in un rifugio sicuro, lasciando fuori il resto del mondo. Ma come tutti noi, scoprirà a sue spese che crescere è un processo che non può essere accelerato né tanto meno evitato.
Il tema è sicuramente nelle corde di Ammaniti, il cui livello di scrittura è sempre altissimo, in questo caso però la trattazione è stata un po' superficiale e sbrigativa.

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lunedì 4 luglio 2011

IO, ROBOT - Isaac Asimov

Il termine fantascienza va stretto a questa raccolta di racconti del "tirannico" Isaac Asimov. "Io, robot" non è una semplice antologia di storie fantastiche che i sempre più rari (alleluja!) detrattori di tutto ciò che è "fanta-qualcosa" bollano come lavori di stampo adolescenziale o come (sic!) "romanzi di evasione". Siamo di fronte al tentativo, riuscito, di studiare la psiche umana, a livello individuale e, tanto per gradire, pure su scala planetaria, cercando di immaginare come saremo nel domani che ci attende. Asimov ci regala uno sguardo sul futuro, dove, udite udite, non troveremo i soliti mostriciattoli alieni che si premurano di sostituire le ormai dimenticate bestie carnivore della jungla, al fine di soddisfare il nostro imbarazzante e puerile bisogno di sfogare l'aggressività repressa.
Ciò che ci attende è una società in evoluzione, iper-tecnologica, dove la ricerca scientifica ci conduce verso traguardi sempre più lontani. Una società che si pone domande, che ha paura della propria stessa intelligenza, alla quale però non può rinunciare, al punto da produrne una artificiale, autonoma e cosciente.
Affascinante quanto Asimov riesca ad essere credibile, non si fa mai prendere la mano, non racconta con l'intento di stupire il lettore, la sua non è un'invenzione ma una previsione, che si basa sulla ferrea logica della scienza. Con simili presupposti è normale scavalcare certe banalità del genere, prendere a sberle gli alieni è roba da videogames, qui si fa sul serio, qui si cerca veramente di guardare nel futuro, per scoprire come potremmo essere da qui a decine, centinaia di anni. Inutile negarlo, il livello letterario di questo maestro è di qualità superiore o, per restare in tema, di un altro pianeta.

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