lunedì 9 settembre 2013

TI PREGO LASCIATI ODIARE - Anna Premoli

La cosa che mi è piaciuta di più di "Ti prego lasciati odiare"? Il fatto che la sua lettura mi abbia impegnato per poco più di due ore. Non avrei retto di più. Va bene starete pensando, ma cosa ti potevi aspettare da un libro con un titolo come questo? E poi avrai ben letto la quarta di copertina prima? Tutto vero, ma ero alla ricerca di un libro da svago da leggere in un pomeriggio di relax e poi la Premoli con questa sua fatica letteraria ha anche vinto il premio Bancarella. Ok, aver vinto un premio non è sempre sinonimo di capolavoro, ma quantomeno di decenza dovrebbe esserlo. La trama è di una banalità estrema: lei odia lui, devono per motivi di lavoro passare molto tempo insieme, si innamorano e vissero felice e contenti. Niente di male, classica trama da romanzo rosa, leggero leggero per un po' di relax, peccato che poi sia pieno di luoghi comuni e di frasi fatte, una scrittura talmente banale da risultare fastidiosa. Giusto due frasi per darvi un'idea: "il tono è tagliente come una lama", "puntuale come un orologio svizzero".
Ho provato a giustificare il fatto che non mi sia piaciuto con una questione generazionale, probabilmente sono un pò vecchia per romanzi di questo tipo, ma continuando a leggere e ripensando a me qualche anno fa, ho chiara la certezza che non lo avrei comunque apprezzato. Insomma il mio consiglio personale e spassionato è, se proprio avete 2 ore da buttare, dedicatele a qualcos'altro. Evito commenti invece su come i premi letterari vengono assegnati.

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